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La mia Fan Fiction sulla figlia di Elisa....

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sisterchris88
CAT_IMG Posted on 8/2/2008, 14:36




Eccomi anche qui su suggerimento di rivombrosa fan a postare la mia storia su Agnese e Andrea... spero vi piaccia...

"Una storia così non potrà finire mai..."



Rivombrosa. Aprile 1797.
La carrozza di Agnese e Andrea proseguiva lungo il sentiero. Tutti a Rivombrosa era più che felici per ciò che era successo, il matrimonio più bello che si potesse desiderare: un matrimonio d’amore.
Mentre Agnese aveva adagiato la sua testa sulla spalla di Andrea, quest’ultimo ordinò a Titta di fermarsi.
Agnese:”Perché ci fermiamo qui?”
Andrea:”E’ una bella giornata…”
Agnese:”Lo so…” Andrea scese dalla carrozza e allungò le mani per aiutare Agnese…
Andrea:”Questo è meglio lasciarlo qui…” disse levandole il velo…e posandolo nella carrozza…
Agnese:”Andrea… ma qui c’è…” Andrea sorrise… insieme si avventurarono per il sentiero finchè non si ritrovarono per l’ennesima volta davanti al fiume… quel posto così speciale che li aveva aiutati a costruire il loro grande amore.
Agnese:”E’ la prima volta che veniamo qui da sposati…” disse sorridendo…
Andrea:”E’ bello sentirtelo dire…” Andrea iniziò ad avvicinarsi all’acqua togliendosi la giacca e gli stivali…
Agnese:”Che fai?” le bastò guardare lo sguardo di sfida di Andrea per capire… “Oh no! Andrea! Non vorrai farti un bagno ora! Ho il vestito da sposa!” ma il giovane rideva…
Andrea:”Coraggio vieni! I vestiti si possono togliere… e il resto si asciugherà in poco tempo fa così caldo…” Andrea si tuffò in acqua ed iniziò a schizzare Agnese…La giovane ridendo si tolse il vestito restando con la sottoveste e si avviò verso Andrea… insieme come era accaduto più volte risero, scherzarono,si baciarono, si amarono… nulla più cancellava lo sguardo pieno d’amore che entrambi si scambiavano… La pace di quel luogo e il cielo così sereno accompagnavano i loro primi momenti insieme come marito e moglie…
A Rivombrosa tutti si aspettavano il ritorno di Agnese e Andrea a breve perché volevano festeggiare con loro. Martino dopo aver congedato la principessa si avvicinò alla sua Emilia che stava parlando tranquillamente con Bianca…
Martino:”Posso?”
Bianca:”Certo signor conte.”
Martino:”Non so più che dire… Agnese non torna… sapevo che sarebbero andati via… ma il marchese mi aveva assicurato che sarebbero rientrati per festeggiare con gli ospiti…”
Emilia:”il Marchese?”disse guardandolo incuriosita “Martino dopo tutto quello che è successo non credi sia il caso… di chiamarlo Andrea? Sarebbe il regalo più bello che tu potresti fare ad Agnese…”
Martino:”Non la vedevo così felice da quando l’ha conosciuto la prima volta prima che tutto questo accadesse, prima di sapere chi fosse il ragazzo che aveva portato la vera felicità nel cuore di Agnese…non potrei chiedere di meglio mia sorella è felice sposata con l’uomo che ama, io sto con la donna che amo che mi darà un figlio… davvero non vedo qualcosa di migliore…”
Emilia:”Sono contenta di vederti felice lo sai. L’atmosfera che c’è oggi in questo giorno di festa non si respirava da molto tempo qui…”
Martino:”D’ora in poi niente disturberà più la pace di Rivombrosa…” Martino accarezzò dolcemente il viso di Emilia e tornò con lei dai suoi ospiti.
Adagiati su una roccia Andrea e Agnese aspettavano che i loro vestiti si asciugassero prima di tornare a casa…
Andrea:”Se potessi ti porterei lontano da tutti ora e starei con te solo fino a domani…”
Agnese:”Io e te staremo insieme ogni giorno d’ora in poi… oggi potrai resistere… è solo un banchetto per noi… tutte le persone che ci vogliono bene sono lì per festeggiare…dopo tutto quello che è successo è bello…”
Andrea:”Ancora non mi sembra vero… Ne siamo usciti… insieme liberi… ed ora tu sei mia moglie…”
Agnese:”Ripetilo…”
Andrea:”Mia moglie…”
Agnese:”Mi piace come suona…” Andrea la baciò dolcemente…
Andrea:”Che ne dici di partire fra qualche giorno?”
Agnese:”Partire?per dove?”
Andrea:”Io un’idea l’avrei… ti avevo detto che ci saremmo andati anche se prima era per altri motivi…ora…”
Agnese:”Vuoi andare a Venezia?”
Andrea:”Si… io e te… soli… a Venezia…”
Agnese:”Sarebbe bellissimo…”
Andrea:”Allora andremo…” Agnese si alzò per controllare i vestiti appesi ad un ramo… quando si voltò Andrea era un po’ pensieroso… si avvicinò accarezzandogli il volto…
Agnese:” A cosa pensi?”
Andrea:”Nulla…”
Agnese:”Andiamo… puoi dirmi tutto…avevi una faccia triste…”
Andrea:”No, non lo ero… come potrei oggi… solo…riflettevo… ora andremo a casa… festeggeremo… tutti saranno lì a vedere come noi siamo riusciti a vincere… ma…”
Agnese:”ma qualcuno mancherà…”Andrea annuì… “Amore mio… sai benissimo che mi spiace quanto te…ma se lui non si fosse comportato da eroe tu non saresti qui con me… sono certa che da qualche parte lassù Jacopo ora ci sta guardando ed è felice…”
Andrea:”Trovi sempre le parole giuste… vieni qui…” disse prendendola fra le sue braccia e stringendola forte… baciandola con passione…
Agnese:”E’ ora di andare…”
Andrea:”Come dici tu…”
Insieme si rivestirono… e tornarono alla carrozza… Agnese aveva i capelli sciolti e ancora non del tutto asciutti, Andrea se li risistemò… Titta prese la via di casa… arrivati a Rivombrosa tutti erano in attesa degli sposi… che sorridenti e felici più che mai entrarono nella sala da ballo abbracciati… Agnese andò subito a salutare Martino ed Emilia… seguita da Andrea…
Emilia:”Tuo fratello credeva che non saresti tornata…”
Andrea:”Vi avevo promesso di riportarla per il banchetto… avrò tutta la vita per stare con lei…”
Martino:”Non sarebbe stato un problema…Andrea…” Agnese sentendo il fratello dare più confidenza ad Andrea per la prima volta si voltò a fissarlo piacevolmente stupita lo stesso valeva per il bel marchese…
Martino:”Ti va’ un po’ di vino?” Andrea sorrise e insieme si appartarono…
Agnese:”Martino non ha più dato del voi ad Andrea!”
Emilia:”A quanto pare… credo che sia una cosa normale… ti ha reso la ragazza più felice del mondo cos’altro potrebbe volere di più…” la ragazza era estasiata…
Agnese:”Vado da Bianca a dirle di sistemare tutto per il banchetto…è ora di iniziare…”
Agnese andò da Bianca nelle cucine ringraziandola per il gran lavoro e poi tornò di sopra salendo le scale notò che appartati c’erano il capitano Corsini e Dorina che si baciavano finalmente liberi di stare insieme, visto che Primo si era convinto della buona fede del soldato. La serva quando vide Agnese andò verso di lei per farle gli auguri…
Agnese:”Grazie Dorina… ovviamente anche voi verrete dopo nella sala da pranzo…”
Dorina:”Signora ma siete sicura?”
Agnese:”Certo… forse sarà l’ultima volta che potremo stare insieme…”
Dorina:”Perché dite così?”
Agnese:”Lo capirei se tu mi dicessi di voler andar via e non essere più al mio servizio… Corsini è capitano e tu e lui vi sposerete…così…”
Dorina:”Contessa…Marchesa… scusate… se voi vorrete avermi ancora accanto io sarò con voi sempre… per me non è un peso starvi accanto, non lo è mai stato, e mai lo sarà… sarebbe un onore per me continuare ad essere la vostra confidente e se me lo permetterete sarò anche la moglie del capitano…” Agnese era commossa…
Agnese:”Come potrei dire qualcosa contro la tua decisione…” l’abbracciò sinceramente e andò a cercare Andrea…che era in biblioteca con Alessandro e Martino…
Martino:”Dunque il prossimo matrimonio sarà quello di Alessandro con Costanza…”
Alessandro:”Ho una paura amico mio non puoi capire… amo Costanza ma temo che non sarò in grado di essere un buon marito…”
Andrea:”Sono certo che lo sarete invece… non posso dire molto al riguardo essendomi appena sposato ma quando c’è l’amore il resto si sistema…” Martino sorrise ad Andrea…
Alessandro:”Scusate vado a cercare Costanza…”
Martino:”Avrei dovuto pensare come te molto tempo fa…”
Andrea:”Vi riferite… scusa… ti riferisci ad Emilia?”
Martino:”già… se non avessi messo da parte i miei sentimenti per lei non avrei mai commesso l’errore di sposare Vittoria…”
Andrea:”Non è ciò che conta ora… in questo giorno magnifico c’è Emilia al tuo fianco… io penserei a questo… la scelta giusta è stata solo rimandata…” Martino gli diede una pacca sulla spalla…
Agnese:”Eccovi finalmente…”
Andrea:”Amore mio…” Agnese andò incontro al suo braccio, teso verso di lei…
Martino:”Immagino sia pronto per mangiare…”
Agnese:”Esatto… ci pensi tu a richiamare tutti gli ospiti?”
Martino:”Certo…” uscì lasciandoli soli…
Agnese:”Ogni istante lontano da te mi sembra così insopportabile…”
Andrea:”Non credo dovrai preoccuparti di questo ancora per molto…dopo il ballo… ho intenzione di rapirti…”
Agnese:”Davvero?”
Andrea:”Si… sono certo che come sempre… essere rapita ti piacerà…” Agnese ridendo si avviò con Andrea nella sala da pranzo…
Nelle due ore successive tutti si divertirono chiacchierando e mangiando le prelibatezze che le “fatine di Rivombrosa” avevano preparato per loro. Quando tutti finirono si spostarono nella sala da ballo, dove dopo la torta stupenda vennero aperte le danze… Andrea ballò con Emilia, e anche con la Principessa di Carignano, Agnese con Martino e Alessandro…
Luisa:”Sono contenta di vederti così sereno…”
Andrea:”E io di averti accanto nonostante tutto…”
Luisa:”Non vorrei essere da nessun altra parte se non qui…Ora vai… credo che la tua bellissima moglie sta cercando te…” Andrea notò che Agnese lo cercava fra gli ospiti…. D’un tratto attirò l’attenzione di tutti che subito si scostarono per lasciare Andrea e Agnese l’uno di fronte all’altro… a pochi passi di distanza… i loro occhi si perdevano l’uno nell’altra…
Andrea:”Non sono bravo a fare discorsi… ma in questo giorno speciale volevo dirvi quanto sono felice di essere qui con voi. Qualche mese fa non c’avrei mai creduto, invece eccomi qui. Mi sembra passato così poco tempo da quando quel giorno incontrai la rosa più bella di tutto il Piemonte… scoprì di amare la donna più bella, la più fiera, la più coraggiosa, la più sincera… Ogni istante dal momento in cui l’ho conosciuta ho capito che quello che provo per lei è qualcosa di unico che va’ al di là di tutto, del male, del dolore, con un amore così grande si può lottare contro tutto… e se quello che vivo oggi è il risultato della nostra battaglia è stato stupendo combatterla… io ti amo Agnese, ogni volta che guardo nei tuoi occhi vedo riflesso l’amore che provo per te… qualunque prova la vita ci riservi io ti amerò… per sempre… più di qualunque altra cosa al mondo…”
Agnese emozionantissima andò di corsa da lui ad abbracciarlo e baciarlo, su questa scena i musicisti riattaccarono…
Agnese:”Io e te insieme… abbiamo vinto…” Andrea le sorrise e la baciò di nuovo più a lungo… Mentre tutti li guardavano ammirati.

Quando Martino tornò nella sua stanza dopo aver accompagnato l’ultimo ospite trovò Emilia già a letto che lo aspettava.
Martino:”Come ti senti?”
Emilia:”Sono solo stanca… è stata una giornata intensa… e stupenda… ma credo che ora ho davvero bisogno di dormire… sono andati via tutti?”
Martino:”Si ma ho ancora una cosa da fare. Molto importante… mi aspetti?”
Emilia:”Certo…”
Martino attraverso i corridoi diretto verso la stanza di Agnese quando arrivò bussò sperando di trovarla sola.
Agnese:”Martino?”
Martino:”Scusa se ti disturbo… avevo bisogno di te…”
Agnese:”Certo dimmi…”
Martino:”Hai cambiato il vestito… e la sacca…?”
Agnese:”Andrea ha una sorpresa per me…”
Martino:”Ti starà aspettando allora…vedrò di muovermi… ho una cosa per te…”
Agnese:”Un regalo di nozze?”
Martino:”Si ma non da parte mia… da parte di nostra madre…”
Agnese:”Martino cosa dici?” Martino le tese la mano dandole un cofanetto…Agnese lo aprì e commossa trovò una serie di lettere chiuse…
Martino:”Ricordi quando sei partita per andare in collegio? Eri solo la mia sorellina… e io ho fatto come Elisa mi aveva chiesto… ti ho dato i suoi diari… così sei riuscita a vivere l’amore che i nostri genitori hanno vissuto… tu hai conosciuto nostro padre grazie al suo diario… poco prima di morire… mi chiamò… come sempre le sue prime parole furono per te… tu eri a cavallo col tuo puledrino… ricordi? Quando stavi imparando a cavalcare e Angelo ti aiutava…? Elisa gliel’aveva chiesto voleva che tu non pensassi sempre alla sua malattia…” Agnese stava piangendo…
Martino:”Quel giorno lei sapeva già che lottare sarebbe stato difficile… ma ci provò… e tu lo sai… ad ogni modo… mi chiese di lasciarle dei fogli e dell’inchiostro voleva scriverti delle lettere… delle lettere speciali che te la facessero sentire vicina in tutti i momenti belli della tua vita…se tu guardi la prima lettera capirai…però devi leggerla nei momenti che lei ha scritto…. Prometti?” Agnese felice annuì e Martino la baciò sulla fronte ed uscì…
La ragazza prese in mano la prima lettera e riconobbe la calligrafia della madre, sentì una stretta al suo cuore… poi lesse cosa c’era scritto fuori dalla lettera “Per il giorno del tuo matrimonio…”
Agnese aprì e iniziò a leggere…


“E’ difficile per me immaginarti già sposata… e temo che questo sia l’unico modo in cui potrò condividere questa gioia con te… Ora sento dalla finestra le tue risate mentre giochi col tuo cavallo… sono certa che questa serenità non la perderai mai… sei la bambina migliore del mondo… e la mia fortuna è stata averti con me ogni singolo giorno anche dopo la morte di tuo padre… in te rivedevo lui… Dicendoti questo però rischio di bagnare il tuo dolce viso di lacrime… quindi vorrei essere una buona mamma… dicendoti che anche se ora non sono accanto a te… sono certa che il giorno del tuo matrimonio è stato stupendo.. con Martino accanto a te… e come è tradizione… con accanto l’uomo che ami… vorrei tanto sapere chi sarà il fortunato che illuminerà la vita della mia bambina… ora non posso saperlo… ma sono certa che mentre leggi queste lettere ad aspettarti ci sarà una persona speciale, qualcuno che ti capisce con un solo sguardo, che con un gesto ti fa’ sentire la donna più fortunata del mondo, la più ricca… perché ciò che più conta è quello che una persona è dentro e tu, mia dolce Agnese lo sai… sono certa che non dimenticherai mai tutti i valori che ho cercato di insegnarti…così come so che tuo marito avrà tutte le virtù migliori del mondo… forse ora riesco ad immaginarti… sorridente felice bella più che mai mentre corri verso di lui per iniziare il cammino più dolce della tua vita guidata dall’amore… allora vai bambina mia… corri da lui, il tuo cuore deve scoppiare di felicità… vai’ e non dimenticare di vivere ogni minuto come se fosse l’ultimo e quando vorrai io sarò sempre accanto a te… sii felice come meriti… tu sei il frutto dell’amore e sono certa che dello stesso amore si nutrirà il tuo matrimonio… un dolce abbraccio… la tua mamma… ”



Agnese si avvicinò al cassetto della sua scrivania e tirò fuori un piccolo ritratto che aveva di sua madre…
Agnese:”Grazie mamma…” Senza farsi vedere Andrea era entrato nella sua camera non vedendola arrivare….
Andrea:”Hai forse cambiato idea?”
Agnese:”No! Sono pronta!” disse ritirando la lettera nel cofanetto e asciugandosi le lacrime di gioia…
Andrea:”Hai pianto?”
Agnese:”No… tranquillo… ho ricevuto un regalo… da mia madre… ” senza dire altro prese la sacca baciò Andrea sulla guancia e uscirono insieme andando nelle scuderie a prendere i loro cavalli.
Andrea:”ora però devi fermarti voglio bendarti… credi di riuscire a cavalcare bendata?”
Agnese:”Certo!” ridendo si fece bendare che per sicurezza trascinò tutti e due i cavalli…. Arrivarono nel mezzo del bosco ed Agnese riuscì a scendere grazie all’aiuto di Andrea, dopo il giovane la fece entrare dalla porta… richiudendola…finalmente le tolse la benda… bastò uno sguardo ad Agnese per capire dove fossero…
Agnese:”Ma… è tutto sistemato??!Come hai fatto?”
Andrea:”Qualcuno mi ha dato una mano…” Andrea aveva portato Agnese nella capanna che una volta era dello Sparviero grazie all’aiuto di tutti i contadini del borgo era riuscito a ricostruirla come prima… aveva sistemato… come prima ogni cosa… il letto leggermente sopra… le candele accese un piccolo fuoco… e Andrea aveva fatto portare molti fiori…
Agnese:”E’ ancora più bello…”
Andrea:”Speravo lo dicessi… io e te qui… ci siamo amati per la prima volta… e la nostra prima notte di nozze non poteva che essere qui… ”
Agnese:”Andrea…” il giovane marchese si voltò a guardarla… “Ti amo…” Senza dire più una parola i due iniziarono a baciarsi e coccolarsi fino a sdraiarsi delicatamente l’uno sull’altro sul letto… lasciandosi trasportare dal loro amore, dalla loro passione… che li univa ormai in modo indissolubile…

______

La mattina seguente Andrea stava lentamente accarezzando il viso di Agnese, la giovane infatti stava ancora dormendo e sul suo volto c’era un sorriso accennato molto dolce, Andrea la guardava felice. Tutto era stato perfetto ed ora iniziava qualcosa di nuovo che insieme dovevano costruire giorno dopo giorno, passo dopo passo. Quando i rami spostati dal vento lasciarono passare un raggio di sole, il calore di esso si posò sul voltò di Agnese che si illuminò. La contessina iniziò ad aprire gli occhi, lentamente, prima titubante, poi più decisa li aprì trovando davanti l’immagine più bella… il suo Andrea…
Andrea:”Buongiorno…”
Agnese:”Da quanto tempo te ne stai lì…?”
Andrea:”Abbastanza per capire quanto sono fortunato…”
Agnese:”Bene…” disse sarcasticamente, poi si tirò su baciandolo…
Andrea:”Avevi un sorriso meraviglioso, sognavi qualcosa di particolare?”
Agnese:”No, credo che starti accanto mi desse una sensazione così piacevole e sicura che non ho avuto bisogno di rifugiarmi nei sogni per essere felice…” lui la fissò ammirato…
Andrea:”Ho preparato i cavalli, è ora di tornare a casa… sai che resterei qui ma... abbiamo molte cose da fare, per iniziare la nostra vita insieme…”
Agnese:”Hai ragione… sai una cosa però… ho fame…” Andrea scoppiò a ridere…
Andrea:”Questa volta mi sono preparato…” disse indicando il cestino posato sul tavolo con l’occorrente per fare colazione…
Agnese:”Grazie amore mio…” dopo averlo baciato si alzò e rivestendosi andò a mangiare qualcosa…

Al forte francese nel frattempo Dorina era arrivata portando un dolce fatto da lei per il suo bel tenente…
Corsini:”Grazie sei stata gentilissima come sempre…contavo di passare più tardi a Rivombrosa per farti una sorpresa…”
Dorina:”Ti ho preceduto…” disse sorridendo “E indovina chi mi ha accompagnato?”
Corsini:”Titta?”
Dorina:”No Primo…”
Corsini:”Ma è stupendo… sembra proprio che le cose vadano bene…”
Dorina:”Si però è meglio che vada… ero venuta anche per dirti che credo che per i prossimi giorni dovrò aiutare la contessina a sistemare i suoi bagagli a Palazzo Van Necker… quindi non so quando potremo rivederci…”
Corsini:”In questo caso…” l’afferrò per i fianchi e la baciò appassionatamente. Furono interrotti dall’arrivo di un soldato semplice…
Soldato:”Capitano. Il soldato semplice Saval aspetta di entrare…”
Corsini:”Grazie… tra qualche minuto…”
Dorina:”Perché quell’uomo gira ancora da queste parti… non mi piace…”
Corsini:”Non temere sarà così ancora per poco… ha già fatto abbastanza danni qui…” Dorina uscì lasciando Corsini con Saval che era appena entrato.
Corsini:”Come ben sapete i vostri gradi vi sono stati tolti e ora come soldato semplice rientrerete in Francia. Siete bandito dai territori piemontesi per i prossimi cinque anni, in seguito alle innumerevoli azioni infami che avete compiuto col capitano Loya.”
Saval:”Si signore.”
Corsini:”un’ultima cosa, questa lettera è per voi. Quando i nostri compagni hanno ritirato tutte le cose del capitano Loya hanno trovato questa per voi. Non ho nient’altro d’aggiungere. Siete congedato. Questo è tutto. ”
Saval:”Capitano. Addio.” Prendendo la lettera uscì. Appena fuori dal forte l’aprì. Loya aveva scritto qualcosa di molto pericoloso. E Quando Saval richiuse la lettera e si mise in marcia verso il borgo, un ghigno diabolico comparì sul suo volto.

Agnese e Andrea a cavallo arrivarono davanti palazzo Van Necker, dove era rimasta ormai solo la servitù. Quando entrarono Agnese si ritrovò davanti a quelle scale dopo molto tempo guardò sull’altro lato dello scalone e di colpò si ricordò di quando Lucrezia le aveva puntato il pugnale contro. Quando Andrea tornò accanto a lei e le mise una mano sulla spalla ebbe un sussulto.
Andrea:”So che non è facile…”
Agnese:”Non deve esserlo neanche per te…”
Andrea:”e’ stato il periodo più brutto della mia vita non solo perché mia madre è morta, ma perché quella situazione mi ha tenuto lontano da te senza motivo, gli intrighi, gli inganni di un passato che non ci apparteneva ci hanno tenuti lontani…” Agnese prese il volto di Andrea fra le mani.
Agnese:”Amore mio… ora costruiremo il nostro splendido futuro… non dobbiamo più ripensare a quei momenti non voglio che accada… noi siamo felici insieme questo è ciò che conta, la vita ci ha riservato una strada difficile, ma l’abbiamo percorsa insieme in modo favoloso… grazie anche all’aiuto di un bandito molto affascinante…” Andrea le sorrise….
Andrea:”AH davvero?”
Agnese:”Si…”
Andrea:”Devo essere geloso…”
Agnese:”No… però certo non si può dire che allo Sparviero mancassero tutte le qualità…” Andrea sorridente l’abbracciò poi le prese la mano e la portò di sopra…
Andrea:”Ricordi quando ti ho chiesto se eri sicura di voler venire a vivere qui con me?”
Agnese:”Certo…”
Andrea:”So che non me lo diresti mai ma capirei se ti trovassi in difficoltà non è facile… se vuoi possiamo portare le tue cose qui un po’ ogni giorno e pian piano passeremo sempre più tempo qui… e sono certo che ti sentirai come a casa tua… ciò non toglie che potremo passare tutto il tempo che vorrai a Rivombrosa…”
Agnese:”Questo vuol dire che se ogni tanto mi va’ di ritornare a casa mia per una settimana tu accetteresti la cosa?”
Andrea:”Certo!” disse voltandosi… “E io verrei con te!” accennò sorridendo.
Agnese:”Non accadrà… sta tranquillo… Sarà il caso però di iniziare a portare qui i miei bauli…”
Andrea:”Temo non basterà una stanza per loro!”
Agnese:”Non prendermi in giro!” tornarono giù di sotto e si avviarono con i loro cavalli alla volta di Rivombrosa.
Lì nel frattempo Martino stava coccolando Emilia nel gazebo…
Emilia:”Che ne è stato di Vittoria?”
Martino:”Il generale l’ha portata in Francia per un equo processo, in quanto assassina di Loya…”
Emilia:”Capisco…”
Martino:”Perché ti vedo pensierosa?”
Emilia:”Riflettevo sul fatto che agli occhi di tutti lei è ancora tua moglie… e non credo sarà facile per noi sposarci…”
Martino:”Qualcuno ha mai avuto vita facile nella famiglia Ristori?” Emilia gli sorrise…
Emilia:”Sai cosa intendevo…”
Martino:”Lo so ma non voglio che ti preoccupi di questo… tu sei vedova e questo rende più facili le cose per te… per quanto riguarda il mio matrimonio è chiaro che è fallito… troveremo un modo per poter essere felici te lo prometto…” disse baciandola… in quel momento dal cancello di Rivombrosa videro entrare a cavallo sorridenti Andrea e Agnese…
Emilia:”Come loro…” Martino annuì… e lasciando Emilia al gazebo andò verso le scale per raggiungere sua sorella e il marchese…
Agnese:”Andrò di sopra a preparare i bauli sicuro che non ti annoi ad aspettarmi…?”
Andrea:”Troverò qualcosa da fare stanne certa… e poi non devi fare tutto oggi te l’ho detto un po’ ogni giorno…”
Martino:”Buongiorno Agnese… Andrea…” Agnese andò a dare un bacio sulla guancia al fratello…
Agnese:”Inizio a prendere le mie cose…”
Martino:”Certo…” salì di sopra… “Andrea c’è qualcosa che ancora non ho avuto occasione di dirti…”
Andrea:”Sono qui per questo allora…”
Martino:”Grazie… per averla resa così felice…”
Andrea:”Lei ha reso me felice… non c’è altro da dire…”
Martino:”Forse… ma è vero anche il contrario… sono sicuro che avremo molte occasioni per vivere momenti sereni…tutti insieme…”
Andrea:”La marchesa Radicati dov’è?”
Martino:”Nel giardino… è pensierosa a causa mia e di Vittoria…”
Andrea:”Per quale motivo?”
Martino:”Il nostro matrimonio… ne abbiamo parlato così poco ma effettivamente la situazione non è semplice… ovunque sia Vittoria non so cosa potrei ottenere da lei… e di certo Emilia anche se non me lo dirà mai non vorrebbe mai che nostro figlio venisse al mondo sotto i pettegolezzi di tutta la nobiltà…”
Andrea:”Sono certo che troverete una soluzione… e non dovete pensare alle voci che possono circolare… chi specula sugli altri non ha niente di meglio da fare a me mette una gran tristezza una persona così ridotta…”
Martino:”Sai alleggerire un discorso…”
Andrea:”Ci provo…Qualcuno sta passando fuori dal cancello di Rivombrosa…”
Martino:”Chi può essere?” Entrambi guardarono, Saval stava passando e si era fermato sulla soglia del cancello… si toccò la fodera interna della giacca…
Saval:”State pur certo capitano che avrete ciò che chiedete.” Così dicendo rise ancora una volta e andò via.
Andrea tremava di rabbia ogni volta che rivedeva il suo volto, pensava ai giorni di prigionia alle torture subite da Jacopo, e alle sue… senza contare la morte di Jacopo, opera della malvagità di Loya e Saval…
Lontano dalla felicità di Rivombrosa, in una locanda francese sulla via per parigini, la carrozza che trasportava la prigioniera Vittoria Granirei Solaro, contessa Ristori si era fermata per permettere dopo questo interminabile viaggio di riprendersi. Durante quella notte la contessa aveva soddisfatto i desideri del generale Ducroix che era pur sempre un uomo. Al quale da subito aveva dimostrato cosa era disposta a fare. L’uomo era uscito dalla sua stanza e lei si stava rivestendo. Quando prese un fazzoletto che era in cima ai suoi bauli riconobbe le iniziali di Martino…gliel’aveva donato ai tempi del loro fidanzamento. Una serva della locanda la stava aiutando nel vestirsi Vittoria iniziò a parlare con lei, che ad ogni modo essendo francese non capiva la sua lingua…
Vittoria:”Non saranno delle miglia a fermarmi… la contessa Ristori non conoscerà più la parola pace. Se io non ho avuto il mio capitano è perché lui aveva un'unica ossessione. Di nome Agnese Ristori. Ho lottato tutta una vita per avere qualcosa non sarà per colpa di una stupida ragazzetta che perderò tutto… la prigione non mi vedrà mai… e nel frattempo ci sono molti modi per vendicarsi… Martino Ristori non sarà più nessuno… se io non posso essere la contessa di Rivombrosa non lo sarà di certo neanche Emilia…” accennò ad un sorriso. E si preparò a scendere e continuare il suo viaggio, prima di salire in carrozza chiese che fosse spedita una lettera a Torino. Nei suoi occhi bruciava il fuoco della vendetta. Una vendetta lenta che non avrebbe portato niente di buono.

FINE PRIMO CAPITOLO... CONTINUA....

a voi i giudizi...
 
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rivombrosafan
CAT_IMG Posted on 8/2/2008, 19:19




mi piace un sacco lo sai :D :D complimenti , nell `attesa della seconda parte del 6 capitolo
ho riletto questa, e`sempre una grande emozione leggere la tua storia :wub: sai mentre leggo mi sembra di vedere le immagini con i protagonisti :P :P :P
 
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sisterchris88
CAT_IMG Posted on 8/2/2008, 20:58




grazie sei un tesoro.... :wub:
 
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rivombrosafan
CAT_IMG Posted on 8/2/2008, 23:43




anche tu poi te lo meriti ;) ;)
 
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**contessina**
CAT_IMG Posted on 9/2/2008, 14:37




bravissima :D
 
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frankvonheidemberg
CAT_IMG Posted on 13/2/2008, 15:31




sei miticaaaaaaaa!!!!ma te sei troppo intelligente!!! Se sarah o giulio vedesse questo capolavoro ne rimarrebbe stupefatto/a!!!complimenti ancora
 
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sisterchris88
CAT_IMG Posted on 13/2/2008, 16:36




oddio che commento :wub:
mi hai fatto morire dal ridere!
intelligente :)
grande frank mi raccomando segui il seguito della storia!
 
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rivombrosafan
CAT_IMG Posted on 13/2/2008, 19:29




QUOTE (frankvonheidemberg @ 13/2/2008, 15:31)
sei miticaaaaaaaa!!!!ma te sei troppo intelligente!!! Se sarah o giulio vedesse questo capolavoro ne rimarrebbe stupefatto/a!!!complimenti ancora

concordo con te ma tu non hai letto ancora gli altri...aspetta e vedrai ... ;) ;) :P :P :P

ma sister xche`ancora solo il primo???????????? e gli altri?????????
 
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sisterchris88
CAT_IMG Posted on 13/2/2008, 19:39




Hai ragione andiamo col secondo! :wub:

Capitolo 2: Imprevisti

Passarono due settimane dal giorno in cui Agnese e Andrea si erano sposati tutto procedeva normalmente sia a Rivombrosa che a Palazzo Van Necker nonostante ci fossero molti pericoli nascosti per entrambe le famiglie. Quella mattina Martino stava dando paga ai contadini della tenuta che erano tutti in fila consapevoli della fortuna che avevano di lavorare per una delle famiglie più nobili di Torino, ma soprattutto per una famiglia che teneva a cuore il destino dei loro contadini. Mentre la fila scorreva Bianca corse da Martino allarmata.
Bianca:”Signor conte!!! La marchesa!”
Martino:”Cosa succede Bianca?”
Bianca:”La marchesa Emilia sta male!” Martino si alzò di scatto facendo cadere la sedia su cui era seduto e corse fino ad arrivare davanti alla stanza dove lui ed Emilia dormivano la giovane faceva fatica a respirare, e poco prima aveva avuto uno dei suoi soliti mancamenti.
Martino:”Emilia cerca di respirare con calma… guardami…” La fece sedere e le sistemò dei cuscini dietro la schiena.
Martino:”Bianca, manda qualcuno a chiamare un medico…”
Bianca:”Signor conte sapete bene che è molto lontano l’unico medico disponibile…”
Martino:”Allora frate Quirino!!!! Chiamate qualcuno che possa aiutarla!” disse urlando non perché volesse contraddire Bianca ma perché era seriamente preoccupato per Emilia, con l’aiuto di Giannina e di Martino, Emilia riuscì a respirare di nuovo in modo regolare. Più calma dopo molti minuti si addormentò sorvegliata da Martino.
Al borgo nel frattempo Primo era andato a chiamare Frate Quirino per portare prima possibile qualcuno a palazzo, lì incontro il marchese Van Necker.
Andrea:”Primo che succede?”
Primo:”La marchesa Radicati sta male, una delle sue solite crisi come sapete è da quando era bambina che le succede…”
Andrea:”Ora sta meglio?”
Primo:”Si ma il conte vorrebbe un medico a visitarla sapete…”
Andrea:”Certo… andate allora Frate Quirino saprà aiutarvi…” così dicendo salì sul suo cavallo e al galoppo corse a palazzo per avvisare Agnese. La giovane stava preparando i bagagli per partire per Venezia l’indomani con Andrea.
Agnese:”Dorina temo che qualunque tempo troveremo a Venezia i miei abiti non saranno adatti…”
Dorina:”Contessa se mi permettete se porterete alcuni scialli con voi e un paio di vestiti caldi qualunque aria troverete saprete come sistemarvi…”
Agnese:”Hai ragione… hai sentito? Forse è tornato…” si affacciò alla finestra e vide Andrea arrivare nelle scuderie, subito le si illuminarono gli occhi alla vista del suo sposo, felice percorse il corridoio e scese abbracciandolo.
Andrea:”Agnese… la marchesa tua cugina sta male…”
Agnese:”Emilia?e come l’hai saputo?”
Andrea:”Primo l’ho incontrato al borgo…purtroppo il medico non è nei paraggi così è venuto a chiamare frate Quirino…”
Agnese:”Devo andare da lei e da Martino…”
Andrea:”Ho fatto preparare il tuo cavallo…”
Agnese:”Grazie…” lo baciò… “Tu non vieni?”
Andrea:”Andrò a prendere il medico di palazzo della principessa Luisa… lo porterò subito qui…”
Agnese:”Ti amo… Martino ti sarà molto grato…”
Andrea:”Basta che Emilia stia bene…ora vai… Martino sarà felice di vederti, ha bisogno di te… a più tardi…” le baciò la fronte e la vide allontanarsi sul suo splendido cavallo bianco.
Agnese e Andrea stavano galoppando verso parti opposte eppure entrambi non smettevano di pensare l’uno all’altra… ben presto Agnese arrivò nella sua tenuta e corse di sopra nelle stanze di suo fratello ma lo trovò in biblioteca che fissava il caminetto…
Agnese:”Martino…” corse ad abbracciarlo… “come sta Emilia?”
Martino:”Meglio per fortuna…”
Agnese:”Tu però hai ancora il volto pieno di paura…”
Martino:”E’ che… non mi ricordavo quanto fossero brutti i suoi attacchi…”
Agnese:”E’ normale… ma ora andrà tutto bene… sta tranquillo… Emilia inizierà questa nuova vita con te e non avrà più motivo di essere preoccupata… e le sue crisi passeranno… un po’ per volta… non eri più abituato per questo sei spaventato…”
Martino:”Come sempre sai come consolarmi…” disse baciandola in fronte…
Agnese:”Ho avuto un buon maestro…”
Martino:”Ti porto da lei…” la prese per mano lungo i corridoi… “ma come l’hai saputo?”
Agnese:”Mi ha avvertito Andrea, l’ha saputo da Primo…ora è andato dalla principessa di Carignano a prendere il suo medico di palazzo…. È molto bravo…”
Martino:”Sono fortunato ad avere un cognato come lui…” Agnese gli sorrise e poi entrò con lui da Emilia…
Andrea nel frattempo era stato annunciato alla principessa che si era ritirata nelle sue stanze…
Luisa:”Andrea che piacere rivederti…”
Andrea:”Luisa…” le baciò la mano…
Luisa:”Sembra che tu sia venuto qui di corsa…”
Andrea:”Infatti… la marchesa Radicati si è sentita male… una delle sue crisi ma dato il suo stato era opportuno portare un dottore a Rivombrosa e ho pensato al vostro medico di palazzo che ha una fama rinomata…”
Luisa:”Povera Emilia… manderò a chiamare il medico di palazzo ma purtroppo però è un sostituto perché il mio medico personale è rientrato nelle sue terre per problemi personali. Qualche giorno fa mi ha raggiunto questo giovane che dicono sia molto bravo. Un giovane borghese che ha davvero molto talento.” La principessa avvisò uno dei servi di chiamare il medico che risiedeva in un'altra ala del palazzo. Poco dopo il servitore tornò seguito da un giovane affascinante, alto moro alla cui vista la principessa abbassò gli occhi un po’ imbarazzata…
Luisa:”Andrea ti presento il dottor Luigi Persini… Dottore il marchese Van Necker… sarà necessaria la vostra presenza nella tenuta di Rivombrosa una mia cara amica ha bisogno…”
Luigi:”Al vostro servizio principessa… raccolgo i miei attrezzi e vi raggiungo nelle scuderie marchese…”
Luisa:”E’ molto bravo così hanno detto i miei consiglieri ha studiato coi migliori… Andrea dimenticavo… domani ci sarà un ritrovo per tutti i nobili della regione alla corte del re… è solo un modo con cui il nostro sovrano vuole nascondere l’ormai crescente forza dei francesi… hanno chiesto a me di invitare te e Agnese ma non sapevo se ti avrebbe fatto piacere sapendo che tu non sei mai stato alla corte a Torino…quindi non ti ho avvisato…”
Andrea:”Luisa… ho sempre preferito le tue feste a quelle della corte del re a Torino… ad ogni modo lo riferirò ad Agnese… decideremo insieme forse potrei cambiare idea…”
Luisa:”Io credo dovresti ora che tua madre è morta sei tu a capo della famiglia dei Van Necker e sarebbe il caso che tu ti presentassi ora che ti sei sposato… per una volta… poi tornerai nei miei salotti se vorrai so che l’ambiente ti è più familiare qui…”
Andrea:”infatti siete tutti amici… ora perdonami ma devo andare grazie di tutto… a presto…” le baciò la mano e uscì di corsa trovando il dottore già in sella e iniziando ad incamminarsi per la via di casa…
Agnese nel frattempo era rimasta sola con sua cugina…
Agnese:”Sono felice di vederti così sorridente…Mio fratello ha bisogno di questo…”
Emilia:”Si è preso una tale paura… purtroppo mi capita ogni tanto… Frate Quirino teme che aspettando un bambino possa accadere più spesso… solo questo mi spaventa…”
Agnese:”Ora arriverà un medico e vedremo… non preoccuparti troppo ora…”
Emilia:”Non fate altro che ripetermelo… tu invece come stai come vanno le cose con Andrea…?”
Agnese:”Magnificamente…” disse con un sorriso pieno di luce e amore… “fa di tutto per rendermi felice per farmi sentire a mio agio… è così bello essere sposata con lui…”
Emilia:”E’ stupendo vederti così innamorata… ti si illuminano gli occhi ogni volta che parli di lui…”
Agnese:”Ora vorremmo partire per Venezia ma dirò ad Andrea che resteremo qui… ti starò vicina finchè non ti riprendi…”
Emilia:”No. Agnese ci sono molte persone che si occupano di me qui… non voglio che rinuncia per me… vai a Venezia e pensa a star bene è una città meravigliosa…” Agnese non fece in tempo a rispondere che bussarono alla porta era Martino col medico che Andrea aveva portato…
Martino:”Andrea è in biblioteca… vi raggiungo subito…”
Agnese salutò la cugina e uscì dalla stanza andando verso la biblioteca dove trovò Andrea seduto…
Agnese:”Iniziavo a guardare fuori il tempo non mi rassicurava… per fortuna sei arrivato presto…”
Andrea:”Le nuvole ci rincorrevano… credo che fra poco pioverà… come sta tua cugina?”
Agnese:”L’ho trovata bene per fortuna… sai pensavo che potremmo rimandare la partenza di qualche giorno… nel caso avesse bisogno di me…”
Martino:”Non se ne parla…” disse Martino entrando nella biblioteca e avendo ascoltato il discorso…
“Scusatemi non ho potuto non sentire… io ed Emilia siamo d’accordo che non è il caso che voi restiate qui… avete programmato questo viaggio a Venezia da giorni… andate… qui ce la caveremo…”
Agnese:”Martino ne sei certo?”
Martino:”Si non preoccuparti…”
Andrea:”Grazie…”
Agnese:”Devo confessarti però che non ho ancora finito di preparare i bauli…”
Martino:”Andrea… questo è il vero problema…. Quando è partita per il collegio ha impiegato una sola settimana per i bagagli…” Andrea rise…
Agnese:”Non è vero…” Presto furono raggiunti dal medico…
Martino:”Dottore cosa ci può dire?”
Dr. Luigi:”la marchesa sa come affrontare le sue crisi… temo però che potrebbero accadere in modo più frequente dato lo stato della paziente… ad ogni modo per evitare che diventino troppo violente con seri rischi le ho lasciato delle gocce da prendere ogni volta che si sente male… tornerò domani a controllare le sue condizioni…”
Andrea:”Grazie… vi accompagnò fino al bivio attendetemi sotto…”
Martino:”Grazie davvero dottore…” Il giovane medico uscì aspettando Andrea di sotto…
Andrea:”Lo accompagno fino al bivio per andare al castello di Luisa… non conosce bene le vie non essendo di qui… tu aspettami qui…”
Agnese:”Inizio ad andare a palazzo invece, Andrea devo sistemare le ultime cose…”
Andrea:”Agnese sta per arrivare un temporale, fidati di me andremo insieme un ora e sarò qui…”
Agnese:”Non sei l’unico che si fa rincorrere dalle nuvole sai…” così dicendo lo baciò sulla guancia salutò Martino e andò a prendere il suo cavallo per tornare a palazzo Van Necker…
Martino si avvicinò ad Andrea vedendolo preoccupato…
Martino:”Cavalca velocemente… arriverà prima che inizi a piovere…” il marchese non troppo convinto uscì e accompagnò il medico per metà strada.
Agnese con il suo cavallo aveva già superato le ultime fattorie dei contadini di Rivombrosa quando sentì le prime gocce di pioggia… alzò gli occhi al cielo e capì che le restava poco tempo, quando spronò il cavallo al galoppo un tuono violento si abbattè nel cielo e il cavallo di Agnese stordito dal frastuono la scaraventò a terra facendola cadere rovinosamente, seguì un altro tuono al cui sentire il cavallo scappò via… la pioggia iniziò a cadere incessante e Agnese non sapeva che fare anche perché si era accorta che la sua gamba destra le faceva male e non riusciva più a muoverla…
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Andrea, accompagnò il dottore e dopo averlo ringraziato ed essersi assicurato che riconoscesse la via per il giorno dopo, si mise al galoppo verso casa. Quando arrivò trovò Ettore ad attenderlo alle scuderie. Il contadino infatti ora lavorava anche come capo stalliere a palazzo Van Necker…
Andrea:”La contessina?”
Ettore:”Credevamo fosse con voi signore qui nessuno l’ha vista…” Andrea allarmato capì che qualcosa non andava era passata più di un ora Agnese doveva essere già arrivata da tempo…entrò di corsa a palazzo in cerca di Dorina.
Andrea:”Dorina… avete visto Agnese?”
Dorina:”Non da questa mattina marchese, credevamo che con questa pioggia che vi foste fermati a Rivombrosa.”
Andrea:”Sapevo che non doveva andare da sola…” Andrea prese un mantello per coprirsi e scese di corsa verso il suo cavallo…
Ettore:”Marchese vi aiuto a cercarla?”
Andrea:”No Ettore resta qui potrebbe tornare… nel caso mi verrai ad avvisare… ” Andrea era il primo però a non essere convinto della cosa… si mise a cercarla lungo il sentiero che portava da Rivombrosa a Palazzo Van Necker ma non la trovò… e iniziava a preoccuparsi rifece il percorso ma la pioggia aveva cancellato ogni traccia che potesse aiutarlo, iniziò a gridare il suo nome nella speranza che fosse da qualche parte… poi vide una stoffa strappata in terra sporca di sangue… allora si spaventò…
Andrea:”Agnese!!!!” la giovane si era rifugiata in un luogo che sapeva non lontano dalla zona in cui era caduta con grande fatica dopo essersi fasciata trascinando il piede era arrivata lasciando la porta aperta, grazie a questo sentì l’urlo di Andrea che la chiamava…
Agnese:”Sono qui!!! Andrea!!!” la giovane continuava a chiamarlo sentendo la sua voce poteva trovare la via giusta e finalmente arrivò scese bruscamente da cavallo e corse da lei dentro al capanno… quel capanno che era stato così speciale per Elisa e Fabrizio… subito i due si abbracciarono…
Andrea:”Mi hai fatto stare in pena…”
Agnese:”Non credevo che sarebbe successo tutto questo… per fortuna sei arrivato…”
Andrea:”Per fortuna ti ho trovato!!!! Ma che posto è?”
Agnese:”Mia madre mi portò qui da piccola… era il rifugio di caccia di mio padre e loro qui hanno vissuto momenti felici…è un posto speciale…” Andrea prese una coperta e coprì Agnese…
Andrea:”Sei bagnata… sarà il caso di tornare a casa…ma il tuo cavallo?”
Agnese:”Dopo che il tuono l’ha spaventato e mi ha scaraventato è fuggito…”
Andrea:”Manderò domani Ettore a cercarlo… fammi vedere…” disse prendendole delicatamente la caviglia gonfia con una ferita leggera sopra dovuta all’impatto con una roccia…
Andrea:”non dovrebbe essere nulla di grave…vedrai…”
Agnese:”Lo penso anche io…”
Andrea:”Colpa di questa dannata pioggia…”
Agnese:”Andrea sta tranquillo… non possiamo fare nulla ormai… Io sto bene…dobbiamo aspettare che si calmi prima di rientrare nel frattempo che ne dici di accendere il fuoco?avrei un po’ di freddo… ” il giovane si mise a lavoro…
Andrea:”Ecco fatto… vieni qui…” l’abbraccio e insieme erano davanti al camino…
Agnese:”Guarda il lato positivo siamo io e te soli… lontano da tutti…in un rifugio di fortuna… ci capita spesso…”
Andrea:”Hai ragione… però la prossima volta si fa come dico io… ”
Agnese:”Vedremo…” disse prendendolo in giro…
Martino aveva chiesto che la cena per lui fosse servita in camera con Emilia così da farle compagnia…ormai stava diventando buio e fuori la pioggia e i tuoni non accennavano a dare tregua…
Martino:”Come ti è sembrato il medico?”
Emilia:”In gamba… pensa mi sembrava anche di averlo già visto ma non è possibile…”
Martino:”Magari a palazzo dalla principessa…”
Emilia:”No non credo… non so perché ma ho avuto questa sensazione…”
Martino:”Ho riflettuto e forse quando terminerà di sostituire il medico ufficiale della principessa potrebbe venire qui per occuparsi di Rivombrosa… potremmo dargli una cosa intorno alla tenuta così non dobbiamo correre fuori per chiamare un medico se ne avremo bisogno…”
Emilia:”Certo potresti parlare con Luisa… o se vuoi posso farlo io stessa… da quando mia madre e Antonio se ne sono andati Rivombrosa non ha più avuto un vero medico…”
Martino:”Infatti… come sta Antonio?” chiese non sapendo se la domanda potesse causare problemi ad Emilia visto come erano i loro rapporti…
Emilia:”Martino… non so se mi va’ di parlarne…”
Martino:”Come vuoi ma sarebbe bello se potessi averlo di nuovo accanto…”
Emilia:”Non mi ha mai perdonato il matrimonio con Fulvio… e visto come sono finite le cose aveva ragione…”
Martino:”Ma io non capisco il giorno del tuo matrimonio lui e tua madre erano lì….”
Emilia:”Certo perché mi volevano bene…Ma tutti e due avevano capito che tipo era Fulvio… mia madre aveva paura che il mio matrimonio finisse come il suo con mio padre ma non ha mai avuto il coraggio di dirmelo… Le cose però andavano tutto sommato bene con loro riuscivo ad andare a trovarli a Bologna…Antonio ha fatto molta strada all’università di Bologna…gli hanno dato quell’opportunità dopo aver letto il suo trattato… ma quando mia madre ha cominciato a star male… io non riuscivo ad andare spesso a trovarla… e Antonio sapeva che vedermi sarebbe stata la più grande gioia per lei… finchè la sera in cui è morta… io non riuscii ad arrivare…”
Martino:”Non me l’avevi mai detto…”
Emilia:”Perché non mi perdonerò mai per non esser arrivata in tempo…”
Martino:”non posso credere che tu non sia arrivata…”
Emilia:”Non è stato a causa mia ma di Fulvio… la mattina di quel giorno era rientrato molto tardi da una di quelle case di piacere… era completamente ubriaco e fuori di sé… così mi picchio… sai bene che è successo più di una volta… quella sera non mi lasciò neanche andare da mia madre… nonostante sapesse che fosse in punto di morte… ed io anche se sarei andata temo che se mia madre avesse visto i segni sul mio volto avrebbe sofferto molto di più…” Martino l’abbracciò…
Martino:”Mi dispiace molto non sapevo che le cose erano andate così… quindi Antonio non ha più voluto vederti perché quella sera…”
Emilia:”In un certo senso… e poi perché lui diceva che io ero succube di lui non avevo il coraggio di fare nulla… di andare via… lui sapeva che vita faceva Fulvio… mi ha sempre detto che potevo raggiungerlo… ma non sono andata… credo avesse ragione lui…”
Martino:”Ma ora Fulvio è morto e sono certo che Antonio sarebbe felice di rivederti…mandagli una lettera… sapere che sei a Rivombrosa… lo riempirà di gioia…”
Emilia:”No Martino… non mi perdonerà mai per quel giorno…”
Martino:”Ma lui non sa come sono andate le cose…”
Emilia:”Non cambierebbe nulla…sono stanca ora…” Martino le baciò la fronte e la lasciò riposare uscendo però stava già pensando ad un modo per renderla felice…
Al capanno nel frattempo Agnese era ancora appoggiata al petto di Andrea e si faceva cullare dai battiti del suo cuore…
Andrea:”Agnese…”
Agnese:”Non parlare ad alta voce…è così bello…”
Andrea:”Posso sapere perché devo bisbigliare…” chiese scherzando abbassando il tono di voce…
Agnese:”Rovini il rumore dei battiti del tuo cuore…” Andrea le sorrise…
Andrea:”Luisa mi ha detto che siamo stati invitati a corte… ma non sapeva se era il caso di dirmelo… vedi da quando sono arrivato da Venezia io non sono mai andato a corte…ho sempre partecipato solo alle sue feste….”
Agnese:”Io sono andata raramente… prima che andassi in collegio a Parigi l’ultima volta…”
Andrea:”Non mi piace la gente che gira per quei corridoi sono tutte bigotte e gli uomini ipocriti che vogliono solo compiacere il re… io non sono così…”
Agnese:”Infatti… io amo te per questo…”
Andrea:”E io te…però non so se dopo tutto quello che è successo forse…”
Agnese:”Andrea… qualunque decisione tu prenda sarò con te…”
Andrea:”Luisa ha detto che essendo io a rappresentare la famiglia Van Necker sarebbe il caso che andassi almeno una volta… portando ovviamente la moglie più bella… che tutti mi invidieranno…”
Agnese:”Non credo proprio…”
Andrea:”Perché dici questo?”
Agnese:”Amore mio… mia madre mi ha sempre preparato alla cattiveria di quelle persone non fanno altro che vivere di pettegolezzi di tutta la nobiltà del Piemonte… e appena il mio nome sarà annunciato… verrò additata sempre come la figlia del conte e della serva… è sempre stato così…”
Andrea:”Non importa… io ti conosco so chi sei e non m’importa di queste stupide convenzioni… Agnese… io mi sono innamorato di te ancora prima di sapere il tuo nome, prima di sentire il suono della tua voce, ti ho amato dal primo istante in cui sei scesa da quella carrozza… e nulla avrebbe potuto cambiare quello che sentivo… e quando ti ho conosciuto ti ho amato ancora di più… ho amato il tuo carattere così fiero e orgoglioso, ma anche debole e impaurito, e amo i valori in cui credi che sono anche i miei… e se questo valori è stata tua madre ad insegnarteli allora lei era la più nobile delle donne…”
Agnese era commossa dalle parole di Andrea… d’impulso lo baciò e insieme si stesero sulla coperta e iniziarono a baciarsi felici di quei momenti così semplici ma intensi che la vita gli riservava…

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seconda parte

Nel cuore della notte a Palazzo Van Necker intanto Dorina confidava ad Ettore il suo timore perché i suoi padroni non erano rientrati…
Ettore:”Il marchese l’avrà sicuramente trovata non preoccuparti… la pioggia è ancora forte appena si calmerà torneranno…”
Dorina:”Lo spero! Forse dovremmo avvisare il conte Ristori…”
Ettore:”Dorina non credo il marchese concorderebbe… è già preoccupato per la marchesa Radicati…” Dorina annuì e sconsolata continuò a guardare verso le scuderie con un lume in mano…
Al capanno Agnese stava giocando con i capelli di Andrea ognuno si perdeva negli occhi dell’altro… in sottofondo il rumore della pioggia, delicato nonostante tutto…
Andrea:”Tra poco smetterà e ti riporterò a casa vedrai… come va’ la caviglia?”
Agnese:”Non preoccuparti Andrea… va’ molto meglio… anche perché tu sei qui con me…”
Andrea:”Ho riflettuto Agnese…e se vorrai andremo a quel ricevimento a corte insieme abbiamo superato prove ben peggiori…”
Agnese:”Vedrò di trovare un vestito che nasconda la fasciatura alla caviglia…” disse ridendo…
Andrea:”Prima però ho bisogno che tu mi dica una cosa…”
Agnese:”Tutto quello che vuoi…”
Andrea:”Prima mi dicevi di quello che le dame di corte dicono di tua madre… ho bisogno che tu mi dica la verità sulla mia… sai benissimo che ho scoperto che non la conoscevo affatto… e così come parlano alle spalle ancora dopo tutto questo tempo di te… lo faranno anche di me… ”
Agnese:”Andrea…” la giovane era titubante… perché effettivamente Lucrezia aveva sempre mentito a suo figlio… l’unica cosa che gli aveva rivelato del suo passato era la congiura nei confronti del re… ingannandolo però su molti particolari… la contessa si tirò su e Andrea capiva che non sapeva cosa fare…
Agnese:”Non so se posso farlo… non è nulla di piacevole…”
Andrea:”Ma io devo sapere capisci… e c’è una sola persona da cui voglio sentirlo…” Agnese si voltò a guardarlo con gli occhi incantati e sofferenti…
Agnese:”Andrea… io ti amo e non voglio darti un dolore così grande…”
Andrea:”Il giorno del funerale di mia madre quell’individuo spregevole di Loya è venuto da me a dirmi che aveva indagato sul passato di mia madre… e l’ha accusata di essere una criminale…perché?”
Agnese:”Io non…Andrea ci sono tante cose troppe… non sopporteresti più neanche di sentire il nome di tua madre… credimi lo faccio per te… ”
Andrea:”Vorrà dire che mi aiuterà qualcun altro…” Andrea piuttosto deluso si alzò si mise la camicia e andò fuori a vedere se la pioggia era cessata, il suo viso era scuro non più sorridente… Agnese l’aveva notato ma non voleva tornare sulla sua decisione…
Agnese:”Andrea non prendertela ti prego…” Agnese fece per alzarsi ma la caviglia non l’aiutava così si appoggiò alla parete accanto al camino, Andrea andò da lei a sorreggerla…Quando le parlò abbasso il suo tono di voce, divenne rassegnato, delicato quasi un sussurro…
Andrea:”Se te lo chiesto è perché sapendo tutto potrò finalmente capire e così riscattare il nome che porto… Agnese voglio che tutti si dimenticano dell’odio che provano nel sentire il nome di mia madre… voglio che a Rivombrosa nessuno pensi più niente di male nel sentire il nome dei Van Necker voglio che venga pronunciato con rispetto sia per me che per te… ma se non so cosa ha portato tutto questo come potrò mai risolverlo?”
Agnese:”Andrea… tutti qui sanno chi sei sanno che sei diverso… che hai dei valori profondi nessuno pensa che tu sia uguale a tua madre…e di certo non devi scontare tu le sue colpe! ”
Andrea:”Ma qui tutti in me rispettano lo Sparviero capisci…. Loro mi apprezzano per questo… ma io voglio qualcosa di migliore per il nostro futuro… e ci riuscirò te lo giuro… il mio cognome non sarà più pronunciato con disprezzo…né qui né a Torino né in tutto il Piemonte…” Agnese guardava lo sguardo orgoglioso di Andrea, e anche così fiero… questo coraggio che tirava fuori davanti alle ingiustizie della vita l’aveva fatta innamorare di lui…
Agnese:”Io ho già il meglio… non posso chiedere altro…” Andrea le baciò la fronte…
Andrea:”Ti aiuto a vestirti… approfittiamo del fatto che non piove… andiamo a casa…” Agnese gli sorrise e si prepararono a tornare…
Il temporale si calmò così i due giovani si misero sulla via di casa… lì nel frattempo l’unica ancora sveglia era Dorina… quando vide dalla finestra la sagoma di un cavallo si sentì sollevata scese di corsa nelle scuderie e vide il marchese con in braccio Agnese addormentata…
Dorina:”Che è successo?”
Andrea:”E’ solo caduta da cavallo… portiamola in camera ora…” disse sorridendo… poi si voltò verso Ettore “Domani andrai a cercare il suo cavallo…” Ettore gli sorrise e finalmente tutti andarono a trascorrere una notte tranquilla… Quando Andrea si avvicinò al letto dove Agnese riposava si sdraiò delicatamente accanto a lei e la guardò a lungo… poi stanco per la lunga giornata anche lui si addormentò…
L’indomani il sole era già alto quando Agnese aprendo gli occhi vide Andrea che si stava vestendo…
Andrea:”Hai dormito molto…”
Agnese:”Ne avevo bisogno…”
Andrea:”Non te ne sei neanche accorta mentre ti ho cambiato la fasciatura…”
Agnese:”Grazie… fuori piove ancora?”
Andrea:”Meno di ieri ma si…”
Agnese:”Ho sempre pensato che la pioggia mi portasse solo cattive notizie…”
Andrea:”Perché dici questo?”
Agnese:”Vedi… il giorno di Natale quando mio padre è morto pioveva, anche quando mia madre è scomparsa…ha accompagnato tanti momenti brutti… ma non mi va’ di pensare a cose così cupe…”
Andrea:”Infatti…”
Agnese:”E’ il caso che mi vesta e mi alzi ho molte cose da fare…”
Andrea:”Ma devi stare ancora a letto come fai a camminare!”
Agnese:”Ho avuto le cure migliori!”
Andrea:”Agnese!”
Agnese:”Andrea! Sai benissimo che non mi farai cambiare idea… andremo insieme a Rivombrosa in carrozza… così saluteremo Martino ed Emilia e stasera andremo a Torino a corte… e finalmente prenderemo la strada per Venezia…”
Andrea:”Sicura che te la senti?”
Agnese:”Sicurissima!”
Andrea:”Tanto è inutile farti cambiare idea giusto?” le chiese ridendo… poi uscì e Dorina entrò per aiutarla a vestirsi e sistemarsi chiedendole anche di chiudere i bauli aggiungendo solo poche cose…

A Parigi lontana questi luoghi sereni la contessa Vittoria stava aspettando notizie circa la sua prigionia dal generale Ducroix… era nel suo palazzo davvero imponente… dove risiedeva il prefetto di Parigi due gendarmi erano accanto a lei… ma lei non faceva che guardare tutto quel lusso tutto quell’oro ammaliata da tutto ciò… Finalmente il generale rientrò e chiese alle guardie di uscire…
Ducroix:”Contessa…Come ben sapete il capitano Loya era un assassino e si è macchiato di molti altri delitti… la corte questo lo sa… ma voi avete pur sempre commesso un omicidio… l’unica via che potrebbe darvi un uscita dignitosa da questa storia sarebbe dire che l’avete fatto per difendere la contessa Agnese Ristori era a lei che Loya puntava la pistola come mi avete detto…”
Vittoria:”Questo cosa vuol dire?Agnese Ristori potrebbe essere la ragione della mia salvezza!!!!” chiese piena di rabbia perché ancora una volta entrava nella sua vita quel nome…
Ducroix:”Volete evitare la prigione?”
Vittoria:”Certo.” Disse perentoria. Continuava a reggere fieramente lo sguardo del generale, l’orgoglio che si celava in lei andava oltre ogni cosa…
Ducroix:”Allora abbiate fiducia in ciò che vi dico… Ho una certa influenza su questa corte, voi starete in un palazzo lontano da Parigi e farete una vita ritirata… ci saranno sempre gendarmi intorno a voi a controllare ogni vostra mossa…voi sareste sprecata in una prigione femminile…” disse malizioso… “Quando arriverà il momento del processo manderanno a chiamare la contessa Ristori e il marchese Van Necker… e se voi avrete detto la verità confermeranno ciò che mi dite e voi sarete libera…” Vittoria sentendo quelle parole iniziò a sorridere diabolicamente…
Vittoria:”Quindi Agnese Ristori verrà qui prima o poi?”
Ducroix:”Per testimoniare certo!” Vittoria sorrise maliziosa… di come il destino gli avevo messo davanti una possibilità di vendicarsi…
Vittoria:”Generale…” disse con voce suadente avvicinandosi a lui e iniziando a toccargli l’uniforme “Non sapete quanto vi sono grata perciò che fate per me…immensamente grata…” sottolineò le ultime due parole… era facile capire come Vittoria volesse tenere in pugno Ducroix…

Quel giorno a Rivombrosa il cielo non era sereno come le altre volte quasi a preannunciare che qualcosa di brutto potesse accadere, Martino stava controllando i cavalli delle scuderie quando vide Primo arrivare da lui piuttosto nervoso e Dorina che tornava indietro sul calesse con Maria e Ettore che le seguiva a cavallo…
Martino:”Che succede Primo?”
Primo:”Nessuno voleva allarmarvi così ieri non siete stato avvisato, la contessina… ieri ha avuto un incidente col suo cavallo… no ma sta bene signor conte…” Primo cercò di tranquillizzarlo visto lo sguardo preoccupato che subito comparve sul volto di Martino…
Martino:”Sellami il cavallo subito e avvisa la marchesa…” Contro il parere di Primo si mise in sella al suo cavallo e si diresse verso i cancelli di Rivombrosa, ma arrivato lì vide arrivare la carrozza di Andrea… e riuscì a vedere che dentro c’era Agnese… così le sorrise e andarono insieme verso l’entrata l’uno seguito dall’altro… Arrivati lì Andrea scese e prese in braccio Agnese sorreggendola poi davanti alle scale non prima di averla lasciata abbracciare a Martino…
Martino:”E’ tutto a posto?”
Agnese:”Si, non preoccuparti…”
Andrea:”per fortuna sono riuscita a trovarla… ho pensato però che tra poco arriverà il dot. Persini per Emilia magari le dà un occhiata…”
Martino:”Mi sembra un ottima idea…”
Agnese:”Ma non è necessario smettetela!” Martino e Andrea si sorrisero complici ridendo… con calma Agnese riuscì a salire per le scale e si sedette nella biblioteca di Rivombrosa…
Martino:”Così siete in partenza…”
Agnese:”Esatto… non sarà una banale caduta a fermarmi…”
Andrea:”E’ testarda!”
Martino:”Ha preso da Elisa!” disse guardando il quadro sul quale si soffermò anche Andrea…
Agnese:”Prima però facciamo tappa a corte… ”
Martino:”Come scusa?”
Agnese:”Andrea ed io siamo stati invitati da sua maestà…e so già cosa vuoi dirmi…” Martino era perplesso ma prima di lasciar spazio ai suoi dubbi entrò la marchesa Emilia che andò da Agnese per fortuna stava meglio e si era alzata dal letto…mentre Agnese parlava della disavventura con la cugina, Andrea chiese a Martino di appartarsi….
Andrea:”Ciò che sto per chiederti è alquanto strano ma so di poter contare sulla tua sincerità…”
Martino:”Ovviamente…”
Andrea:”Voglio sapere tutto… su mia madre… ogni cosa… la verità…”
Martino:”Ah…Andrea… perché lo chiedi a me?”
Andrea:”Agnese non vuole dirmelo per non ferirmi…”
Martino:”E io concordo con lei… sappi solo che sei diverso da lei… non pensare ad altro…tua madre ha commesso molti errori ma ha più importanza…”
Andrea:”Avete deciso voi per me…ma non credete che desisterò…”
Martino:”Mi sarei meravigliato del contrario…”
Emilia sorprese i due a parlare… Martino le cinse i fianchi con un braccio…
Emilia:”Di che parlavate?”
Martino:”Dubbi…niente di importante…andiamo da Agnese…”
Andrea si avvicinò a lei e la fece alzare sorreggendola anche se ormai Agnese non aveva alcun problema aveva solo bisogno di camminare lentamente…
Agnese:”Io e Andrea vi lasciamo dobbiamo fare qualcosa di importante…” Martino li congedò e i due scesero per il grande scalone di Rivombrosa e andarono verso i giardini…
Andrea:”Tesoro… cos’è che dovremmo fare io e te?”
Agnese:”Era tanto tempo che volevo farlo ma all’inizio avevo paura… non sapevo come avresti reagito…ora però è una cosa che sento di dover fare…”
Andrea:”Amore mio di che parli?”
Agnese:”Devo portarti da qualcuno…”
Andrea:”D’accordo…” Agnese sapeva che Andrea non aveva capito…
Agnese:”Eccoci… voltati…” Andrea osservò il prato due lapidi l’una accanto all’altra Fabrizio Ristori ed Elisa Scalzi…
Andrea:”i tuoi genitori…”
Agnese:”Si…tu non sai molto di loro temo ma…sono certa che sarebbero felici di vederti accanto a me… anzi lo sono lassù dalla loro stella… ”
Agnese stanca si sedette sulla panchina li a fianco e Andrea la raggiunse….
Andrea:”Sai cosa mi disse una volta mia madre?” Agnese scrollò la testa “Che io somigliavo all’unico uomo che aveva amato nella sua vita…io gli chiesi che era possibile illudendomi che potesse essere quel padre che non ho mai conosciuto… ma lei mi disse categorica che non amava mio padre. E che l’unico grande amore della sua vita era morto….troppo presto….”
Agnese:”Era mio padre…”
Andrea:”Lo so…credo non abbia mai smesso d’amarlo…scusa non vorrei ferirti con questi discorsi…”
Agnese:”Non è così… anzi mi rendi felice so che non è facile raccontare queste cose per te… e non è facile stare qui se tu li avessi conosciuti avresti capito più cose…”
Andrea:”Ma ho conosciuto te… immagino come dovevano essere… orgogliosi, forti e innamorati…”
Agnese:”Giusto…” disse sorridendogli… “Andrea… prima dicevi che non hai mai conosciuto tuo padre…non me ne hai mai parlato…”
Andrea:”So chi è… so il suo nome ma io ho sempre vissuto con mia madre… non mi ha riconosciuto…”
Agnese:”Mi spiace… l’hai mai visto?”
Andrea distolse lo sguardo da lei si alzò in piedi notò dei fiori non lontano andò a coglierne alcuni e lì portò davanti alle lapidi…
Andrea:”Mio padre per me è come se non fosse mai esistito…” disse fissando serio il terreno Agnese voleva andargli incontro e a fatica si alzò andò da lui e gli cinse le spalle… senza dire nulla restarono lì…
Andrea:”Ora andiamo ci aspettano a corte stasera…”
Agnese:”Certo… salutiamo Martino…” lo baciò e si avviarono verso l’entrata del palazzo…
Saliti di sopra trovarono il dottore accompagnato personalmente dalla principessa Luisa di Carignano voleva accertarsi di come stesse Emilia, dopo il medico controllò anche la caviglia di Agnese che per fortuna non aveva nulla di grave… Andrea andò da lei per sorreggerla…
Agnese:”Hai visto la principessa come abbassa lo sguardo davanti al medico?”
Andrea:”Si ma non vedo cosa tu vuoi dire…”
Agnese:”Andrea… non dirmi che sei diventato ceco… è in imbarazzo secondo me gli piace… e lui vedi com’è formale… chissà…”
Andrea:”Vuoi aiutarli?” chiese ridendo… Agnese gli sorrise semplicemente alzando le sopracciglia…
Luisa:”Ora dobbiamo proprio andare stasera ci aspetta una serata importante…”
Andrea:”Esatto…” iniziarono a salutarsi tutti anche Martino e Agnese…
Martino:”Qualunque cosa accada stasera non farci caso d’accordo?”
Agnese:”Non ti preoccupare Andrea sarà con me non saranno delle cattive parole a buttarmi giù…”
Emilia:”E divertiti a Venezia!!!”
Agnese:”Certo!!!”
Andrea:”Pronta?” disse raggiungendola…
Agnese:”Prontissima…” gli disse sorridendogli in un modo speciale… insieme scesero accompagnati da tutti e per primi salirono in carrozza con i bagagli dietro diretti a Torino…
Luisa prima si salire fu chiamata da Martino…
Martino:”Principessa, se riuscite stasera a corte…”
Luisa:”Conte Ristori non preoccupatevi non permetterò nessun oltraggio a vostra sorella…” Martino la ringraziò e salita in carrozza col dottore seguì i giovani sposi…
Arrivati al castello di Luisa, Agnese e Andrea sistemarono i bagagli nel loro appartamento del palazzo e si prepararono per andare a corte la sera stessa… e l’indomani la partenza per Venezia…
Andrea era già pronto e agitato faceva avanti e indietro davanti al grande scalone della villa…
D’un tratto sentì una risata era Agnese che rideva… l’avrebbe riconosciuta fra mille la sua risata… quando la vide restò colpito per quanto fosse ancora più possibile dalla sua bellezza… era stupenda in quel vestito azzurro e bianco, che le donava come nessun altro i capelli raccolti per mettere in risalto il suo viso ancora più bello… Andrea era davvero senza parole, Agnese lentamente scendeva le scale appoggiandosi, quando arrivò da lui era radiosa…
Andrea:”Sei bellissima…”
Agnese:”Grazie… stasera saremo la coppia più invidiata vedrai…”
Andrea:”Lo saremo di certo amore mio…” e la baciò…
Uscirono verso la carrozza della principessa e si indirizzarono a corte al palazzo del Volantino in centro nella capitale, arrivati lì scesero, e Agnese iniziava ad essere un po’ agitata Luisa li precedette, poi i due si presero per mano e dopo Andrea la prese a braccetto… camminarono fino ad arrivare all’entrata, una volta lì si fermarono prima di essere annunciati.
Andrea:”Pronta?”
Agnese:”Mi tremano un po’ le gambe…”
Andrea:”Andrà bene… io te possiamo vincere giusto?”
Agnese:”Si…” gli disse felice e fece il primo passo…
Il ciambellano di corte battè come di rito i due colpi per terra per ogni ospite e li annunciò… “Il Marchese Andrea Van Necker e la Contessa Agnese Ristori Marchesa Van Necker…” Tutta la nobiltà piemontese cessò di bisbigliare e si fermò per veder entrare i due giovani… i loro volti erano ammirati, altri contrariati… Andrea e Agnese stavano per affrontare la loro prima prova da marito e moglie.


^_^
 
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cerbiatto79
CAT_IMG Posted on 13/2/2008, 19:44




ma perche qui non ci sono tutti i capitoli'
NE TROVO SOLO 2 COME MAI?
 
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sisterchris88
CAT_IMG Posted on 13/2/2008, 20:33




li sto mettendo un pò per volta non tutti di botto ^_^
 
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**contessina**
CAT_IMG Posted on 20/2/2008, 09:33




bravissima sisterchris88, ai molta fantasia complimenti :P:D
 
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rivombrosafan
CAT_IMG Posted on 20/2/2008, 09:50




dai che se passa sarah li legge aggiungi anche gli altri :P :D :lol:
 
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sisterchris88
CAT_IMG Posted on 20/2/2008, 17:35




:wub:

se magariiiiiiiiiiiiiiiiiii
però lei passare passa
:wub:
 
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rivombrosafan
CAT_IMG Posted on 26/2/2008, 09:36




dai sister perche non posti anche gli altri??? :D :D :D
 
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33 replies since 8/2/2008, 14:36   3440 views
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